Capodanno senza valigie

Ancora una volta ciao, ancora una volta è mercoledì ed è l’ultimo mercoledì dell’anno. Sono in cucina con un sole bellissimo che entra dalle finestre, adesso insieme a Pece c’è Ca’ Milla ? e fuori in giardino ci sono 10 gradi. Sì, niente neve, forse niente bob e sci stavolta, ma c’è un sole bellissimo e questo può bastare. Sto scrivendo l’ultimo pensiero nel cassetto di quest’anno, un cassetto molto grande, pieno di calzini diversi, coloratissimi, e ce n’è qualcuno con dei buchi.

Dicembre assomiglia ad un capolinea, l’ultima stazione di una città che ancora non conosci ma che non vedi l’ora di scoprire, un treno, quel treno, con dodici fermate che non finiscono più o che scorrono in un battito di ciglia, dipende da come stai, da cosa cerchi. Magari ti addormenti e ti perdi il paesaggio. Oppure conti tutti i paesi che mancano prima di scendere, che spesso hanno dei nomi che non avevi mai immaginato. Poi arrivi, e?

2017

 città sconosciuta, temperatura anche, ci arriverò un po’ impreparata e con la valigia sbagliata, troppi maglioni o troppo pochi, i jeans e i pantaloni a palazzo che n0n saprò mai come abbinare, avrò freddo o caldo o tutti e due e mi sarò dimenticata il dentifricio a casa, ma i calzini, sì, i calzini ci saranno, e saranno sempre giusti.

Ci sono cose che non sono mai sbagliate. I sogni, quelli sul soffitto della testa, ad esempio. Le parole dette con il cuore in mano, anche se magari il cuore te lo infilzano con lo spiedino del barbecue e se lo mangiano al prossimo Ferragosto. Sognare (con del sano revery) non può essere un errore, forse è addirittura l’unica certezza che si può avere.

I sogni calzano su di noi come i calzini, ognuno ha i suoi, glitterati, a pois, a fantasmino, neri, bianchi, o non lo so, ma ognuno ha i suoi e in qualche modo stanno sempre bene.

Sarebbe divertente ora raccogliere tutti i biglietti dei treni che ho preso quest’anno, calcolare anche il percorso fatto in bus, i viaggi in macchina e quelli in aereo, e sommare tutti i chilometri di questi dodici mesi. Probabilmente, probabilmente dico, il risultato equivarrebbe a due giri del mondo! O poco meno. E dopo questa incredibile avventura piena di musica e di cose belle, sento che è giunto il momento di abbassare un po’ il volume. Solo un po’.
Viaggiare, perdersi, incontrare, smettere di pensare, studiare, ascoltare. Soprattutto, ascoltare.

Stare un po’ in silenzio, non autocitarsi ma citare, non sentire ma ascoltare. E ascoltarsi, ma non troppo.

Leggevo NANA da piccola, un manga su una ragazza piuttosto rock ‘n’ roll, che il giorno prima della partenza per Tokyo con biglietto di sola andata dice: “come bagaglio porterò soltanto la mia chitarra e un pacchetto di sigarette.”

Così mi porterò solo uno zaino, il fedele zaino del campeggio, lo zaino di chi parte e non ha voglia di stare troppo comodo. Una bottiglietta d’acqua, il guitalele, un quaderno di appunti con il palloncino rosso sulla copertina, le cuffiette e lo spazzolino da denti.

Buon vento

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

15 risposte su “Capodanno senza valigie”

Francy cara, siamo giunti al termine di questo 2016 per te bellissimo e ricco di soddisfazioni per me particolare e difficile (come sai sono passato di ruolo e ora mi attendono nuove prove).
Non so cosa scrivere questa volta anche se sono d’accordo con te sulla similitudine della stazione!mi fa tornare in mente la canzone Una città per cantare che descrive alla perfezioni sia la vita di voi artisti sia la vita di chi, comunque, si sposta spesso!un abbraccio carissima (fiero di averti conosciuto e averti stretto la mano.
Claudio

A volte si troviamo alla fermata di quel treno,vedendo proprio chi vorremo incontrare.. ma forse sarà solo lo sguardo che si riempirà e nn il cuore . Quindi dovremmo prendere un nuovo treno e ricominciare. In fondo siamo nati per viaggiare ed esplorare,ed incontrarsi a volte vuol dire guardarsi negli occhi e capire. Capire se veramente si riuscirà a prendere lo stesso treno!! Per ora si é pronti a riapartire con un 2017 pieno di aspettative e di sogni proprio quelli che portiamo dentro il nostro zaino! Spero un giorno di riuscire a raccontartelo!! Buon anno!!

buon viaggio,per questa nuova avventura nell’anno 2017,dopo una meritata pausa(ma non troppo)…anch’io prendero’ il mio zaino in spalla e mi affianchero’ a te,perche’ non voglio perdermi un attimo di te,della tua musica,dei tuoi blog,ti tutto cio’ che farai….e chiudo cosi SILENZIO,ASCOLTARE,ASCOLTARSI….con queste tre parole si conquista il mondo ,sicuro…..buon 2017 francy,aspettami che arrivo anch’io…ti voglio bene

…… per molti sei stata la scoperta del 2016.. per altri (come me)la conferma!!!
Buon 2017 mitica Francy !!!!

La ricerca dell’autore
nel trovar l’ispirazione
è un processo interiore
di tempo e dedizione

Dedizione è sperare
impegnarsi e sudare
rischiare e sbagliare
correre e inciampare

Se si potesse insegnare
a scrivere e creare
non servirebbe sognare
ma solo accettare

sì, accettare di stare
in silenzio e fiutare
le parole, quelle rare
quelle belle come il mare

E poi vederle posare
su di un cielo di sale
a duellare e tremare
in un tramonto serale

ti vorranno salvare
o ti sapranno affondare
ti verranno a vegliare
o lasciarti cascare

ma non lasciarti fermare
tu continua a scavare
io rimarrò qui ad osservare
mentre tu.. continui a cantare

Auguri per il tuo successo! 🙂

E lo meriti tutto questo periodo di “riposo”, Francesca. Dopo un anno così già si sente la tua mancanza, ma noi saremo sempre qui a sostenerti, e aiutarti se ne avrai bisogno. ?

“A volte le cose buone devono finire perché le cose migliori abbiano inizio”

Tanti Auguri di Buon Anno, cara Francesca. 🙂

Eccoci arrivati all’ultima pagina del quaderno di quest’anno. Da domani si inaugurerà quello nuovo del 2017! Peccato solo che le pagine siano già numerate, abbiano i margini prefissati, ci siano le righe invece dei quadretti e le pagine siano colorate. E’ un quaderno costruito sulla base di quanto e cosa abbiamo scritto nei quaderni degli anni precedenti.
Da domani vorrei invece ripartire da zero. Vorrei produrmelo io il quaderno. Mi basta la mia penna preferita con l’inchiostro blu e ogni giorno un nuovo foglio bianco sul quale progettare e realizzare almeno uno dei miei sogni.
Buon 2017 Francesca!❤ E a tutti voi!?

Ho il visto il tuo snap sul divieto di sculacciata, povero mondo!p.s.auguri di buon anno

Ciao.
Posso darti del tu?
Tu non mi conosci, ma a pensarci bene nonostante tutti questi sogni stropicciato neanche io conosco te.
Mi chiamo Alice, ho 13 anni e non lo so.
Non lo so, che è una piccola frase che magari non ha neanche molto senso.
Ma è reale.
Perché io non lo so.
Non so cosa mi spinge a scriverti ora.
Non so cosa mi ha spinto a farlo in passato.
Non so perché ogni volta che ascolto una tua canzone, od ascolto una tua frase, sento una cosa strana nella mia cassa toracica.
Non so perché ho così tanta voglia di chiederti se ti piace la nutella, o se pensi che il liceo classico sia la scelta migliore per una che da grande( questo fantomatico ‘da grande’!) vuole fare qualcosa, ma che non sa bene cosa.
Forse la scrittrice, forse la giornalista.
O forse vuole solo sognare.
Non lo so.
Credo sia normale alla nostra età.
Ho tante domande e così poche risposte.
Tante domande e considerazioni che agli altri sembrano sciocche.
Non lo so perché sento tutto questo.
Ma spero anche solo nella tua comprensione.
E sai che c’è? Ora ho tanta voglia di un vasetto con un seme.

Ciao. Scusa, ma mi sento di dirti una cosa, anche se probabilmente non c’entra nulla col tuo articolo.
Io sto cambiando, ma non proprio cambiando, diciamo che sto diventando. In questo periodo e in questo momento in particolare. Volevo dirti, che ho capito una cosa, che so perché sei arrivata così lontana. Ripenso a te sul palco dell’Eurovision e capisco che non è un caso che sei passata per di la. Sono convinto che tu ci sia arrivata perché sai come amare e soprattutto non hai paura di farlo. Forse lo sarò anch’io un giorno, credo mi piacerebbe.
Poi ho letto (abbastanza di sfuggita, spero di non sbagliare), che andrai sull’Etna questa estate, ecco, oltre ai gelati, ti consiglio di provare gli arancini, che sono davvero buoni. E poi se per caso avrai voglia di muoverti, ti consiglio Pantelleria, è un’isola che si trova sotto all’isola, io forse sarò la questa estate, come la scorsa, ma non ne sono ancora assolutamente sicuro, comunque te la consiglio perchè è un’isola vulcanica.

Cara Francesca,
sei l’icona di Greta mia figlia (che ha 10 anni) ma anche io e mio marito apprezziamo la tua musica, le tue canzoni e il tuo modo di essere, sei con noi in ogni viaggio. Naturalmente abbiamo il CD…mai più senza…
Incontrarti sappiamo è difficile, ma al tuo concerto non mancheremo invece pensi sia possibile avere una tua foto autografata? Vedi tu….intanto per noi sei perfetta così…grazie-

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