Il paradiso dei calzini

“Anno nuovo, vita nuova”
seh.
Non è così scontato, non è così facile, e forse non è nemmeno così importante. Anche il fatto di dire auguri di buon anno stappando una bottiglia di prosecco millesimato (o qualsiasi altra cosa abbia le bollicine) non serve a molto, a pensarci bene. Non c’è troppo da festeggiare, visto le cose che stanno succedendo, visto il freddo spropositato che sta creando più di qualche problema, visto l’incredibile numero di eroi che ci hanno salutati l’anno scorso. Eppure il vento soffia ancora, anche se è talmente gelato che brucia, anche se la direzione non la si capisce sempre, anche se, anche se. Meglio, però, dire “nonostante“. Perché nonostante tutto la musica continua a suonare, le voci a parlare, la terra gira e c’è ancora un briciolo, prezioso e bellissimo, d’amore. E i sogni? Quegli sconosciuti?
E’ da due settimane che penso ai miei sogni, e ai sogni degli altri che voglio sognare anch’io.
Come vi avevo detto prima di partire senza valigie, credo che a volte non ci sia niente di meglio che fermarsi e ascoltare, ascoltare quel mare in tempesta che c’è dentro e fuori di noi, senza la paura, per fare questo, di dover stare un po’ da soli, di doversi guardare allo specchio e di doversi chiedere “ehi, mi piaccio?”. Sembrerà una scontatezza o una frase già fatta, ma riusciamo a stare con gli altri nella misura in cui riusciamo a stare con noi, ed è di vitale importanza ricordarselo.
Dall’amato e odiato mare mi sono arrivate parole confuse, un po’ spaventate, un po’ idealiste, un po’ acerbe, con un profumo diverso. Si sa, i primi giorni dell’anno sono giorni, in un modo o nell’altro, speciali.
I primi giorni dell’anno profumano di bianco, profumano di vento (nuovo), di vestiti puliti col sapone di marsiglia, di camere in ordine, di scarpe nuove con cui fare percorsi nuovi. Profumano di tute da sci, di propositi giganti come la torre di Babele, profumano di fiori che sono sotto il ghiaccio ad aspettare il loro turno.
Non so perché, ma profumano anche dello stesso profumo del cofanetto di FIFA 2001 quando mio padre lo portò a me e a mio fratello come regalo per il primo gennaio. E il profumo ce l’ho ancora in testa, sa un po’ da banda elastica azzurra della decathlon, un po’ da kinder cioccolato, un po’ da neve.
I primi giorni dell’anno profumano di progetti da realizzare.
Mi sono seduta a guardare questo mare assurdamente rumoroso, con onde altissime da capogiro, di un colore che non avevo mai visto prima, e l’acqua arrivare fino a dove d’estate mangio i gelati, e ho pensato ai miei vecchi sogni, ai miei vecchi pensieri, ai miei passati flussi di coscienza esagerati, alle mie vecchie idee, alle canzoni cantate a volte bene ma non benissimo, ai colori sfumati, proprio come una sorta di riordino generale, come quando riapri il cassetto dove tieni tutti i calzini per la stagione invernale e ritrovi tutti quelli che negli anni hai comprato, ricevuto, raccolto, quelli dimenticati perché ora ne metti solo di un certo tipo, quelli di cui non hai più trovato il compagno, quelli coi buchi, ricuciti e rammendati e di nuovo bucati.

Dove vanno a finire i calzini, quando perdono i loro vicini?

Dove va chi rimane smarrito, in un’alba d’albergo scordato, chi è restato impigliato in un letto, chi ha trovato richiuso il cassetto?

Chi non ha mai trovato il compagno fabbricato soltanto nel sogno?

Chi si è lasciato cadere sul fondo, chi non ha mai trovato il ritorno?

Tra poco partirà una nuova avventura musicale, mi sto preparando anche se so che non sarò mai completamente pronta, sto ancora allineando cose, note, nuovi simboli e forme. Gennaio, mese #1, riparto da tutto quello che mi è successo e che voglio succeda e non succeda. Intanto ho radunato tutti i calzini, anche quelli mezzi dispersi e quelli che non mi piacciono più, e li ho accettati, uno per uno. Ho fatto pace con quelli che scivolavano sempre sotto al piede dentro alla scarpa e mi lasciavano il tallone scoperto, e con quelli lunghissimi che non stanno dentro ai jeans. Li ho mandati a riposare, li ho messi in lavatrice. Nel paradiso dei calzini si ritrovano tutti vicini.

C’è qualche calzino nuovo, anzi, più di uno, ma ancora preferisco tenere tutto nel cassetto, a maturare come una mela, ad aspettare il proprio turno come i fiori.

A febbraio stendo la biancheria e vi faccio sapere.

Intanto, buon viaggio e buon ascolto!

(citazioni tratte da “Il paradiso dei calzini” di Vinicio Capossela)

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

22 risposte su “Il paradiso dei calzini”

Innanzitutto ben tornata Francesca!ormai il tuo blog del mercoledì è un must, spero che tra i calzini musicali ci sia qualche altra perla come 25 febbraio e Almeno tu!sia chiaro, le tue canzoni mi piacciono tutte, ma queste due sono speciali.
Gennaio è mese di progetti e anch’io ne ho iniziato uno proprio oggi ma, come dici tu, meglio aspettare a parlarne.
P.s.mi hai ricordato che ho biancheria da lavare (sul serio, non metaforico) ihih.
Buona serata e attendiamo nuove cose

Ciao Francesca!
Il mercoledì non è più lo stesso senza il tuo blog!
Spero che questo vento freddo smetta per tutti e anche se continuerà continueremo a sognare!
Grazie delle belle parole!

Una volta ho letto una bellissina frase “sono una mela che sta maturando e nel mentre mi godo i raggi di sole”. Io che ho troppa fretta (anche se tempo credo di averne), io che penso di esserci arrivato ogni volta e poi nulla, di nuovo in fondo al mio cassetto con le spalle al muro.
Io voglio uscire a prendere i raggi di sole, voglio vincere la paura.
Metterò tutti i calzini al loro posto (che potrebbe non essere il posto che voglio io, ma al loro posto), e li osserverò, portandondone ogni paio per il momento che meritano o magari lasciandoli semplicemente ripiegati nello scaffale.
Questo farò.
Perchè andrà tutto bene e in fondo so.. quello che sento e quello che voglio

P.S. curiosissimo di sapere cosa stai combinando 🙂 un abbraccio sincero 🙂

Ciao Francesca! È un po’ come il cambio di stagione che ti metti a riordinare armadi e cassetti e ti esce fuori un po’ di tutto, cose che ti serviranno o meno per la nuova stagione. Cose che lasci riposare per un po’ e cose che metti in lavatrice perché tanto sai che le riutilizzerai a breve. Così allo stesso modo mi capita che quando sono in procinto di iniziare una nuova fase della mia vita o semplicemente un nuovo progetto, mi metto a riordinare le idee e ne escono di vecchie e di nuove e scelgo quali accantonare per un po’, quali rigenerare e quali sono pronte per essere “utilizzate”.
Apprendo con tanta gioia che stai per iniziare una nuova avventura musicale e quindi attendo con trepidazione la “stesura dei panni”!
Felice di ripartire sapendo che mi aspettano novità da una delle persone che stimo di più!
Grazie Francesca, buon viaggio e buon ascolto anche a te!

Ciao francy e ciao a tutti i peachers… Vorrei condividere questo pensiero. Da quando ho scoperto questo blog, forse ho scoperto essere l’unica cosa che leggo, mi fa pensare, ridere e sopratutto emozionare perché a quasi 22 anni saperne di tutto e di più della musica é una dote che sono ben poche persone possono sapere. Te lo dice uno che spacca di musica ascoltando e riascoltato anche le tue canzoni cara francy! Sperando ad un 2017 pieno di nuove canzoni e di nuove soddisfazioni da vari ambiti

Come dicevo nel commento di fine anno (tanto per ribadire la continuità tra una fine e un inizio), “A volte le cose buone devono finire perché le cose migliori abbiano inizio” e a quanto leggo le cose migliori sono in arrivo! 😀 Anzi, in partenza. 😉
E proprio leggendo le tue parole e pensando a una partenza mi è venuta in mente, chissà come, la canzone “Buon viaggio” di Cesare Cremonini e mi è sembrato il miglior augurio per questo nuovo inizio di cui parli: “Lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare, chè non c’è niente di più vero di un miraggio. E per quanta strada ancora c’è da fare amerai il finale.” 😉

Ciao Francesca esprimo qui il sogno di farmi una chiacchierata con te.. solo per il gusto di farla.. Perché non temo di provare un’emozione più forte con una persona simile a me.. come faccio a dirlo??.. è una cosa che si sente.. come una cosa magica davanti a te.. una avventura fantastica.. una nave pronta a salpare davanti i tuoi occhi, un solo viaggio.. il rumore dell’acqua.. il marinaio in attesa seduto sul molo, che ogni tanto tira un sasso nell’acqua.. in quel mare calmo e magico.. è felice che la nave sia in quel porto.

Ciao. Francesca ti seguo da quando hai vinto x factor ti ho dedicato alcune frasi bel sorriso hai incominciato era una bambina piccola e fragile, eri fragile hai lottato, e di canzoni e canzoni sei riuscita a sopravvivere, in una giungla di ascolti con il tuo sorriso e la tua caparbietà hai conquistato sbaragliato i tuoi avversari e amici.la strada era lunga e irraggiungibile ma con Simona e il tuo sorriso hai conquistato puntata dopo puntata il meritato scettro quando Alessandro , ha annunciato la tua vittoria eri incredula, e con un clamore e un pianto, hai cantato cantato la bellissima canzone scritta da elisa ancora buon 2017 Raffaele

Ciao Francesca
Spero tanto che leggerai questo messaggio
perchè la vita con me è stata dura,
e ci tengo a dirti che la tua musica mi fa star bene.
La tua dolcissima voce mi tiene compagnia
e… beh, ti voglio ringraziare di questo!
Un giorno spero di poterti vedere e ascoltare in un concerto.
Ti voglio bene, sei grande!

Quando scoprì che la tua cantante preferita di quando avevi 17 /19 anni e che è una delle tue cantanti preferite attuali (anche se ora trovi alcune sue canzoni un po cupe), sta lavorando ad una cover di una bellissima canzone della tua cantante preferita. Emozionatissimo.

bentornata amica mia…..dovro’ abituarmi a vedere il blog una volta al mese,ma ormai tutti sappiamo che questo 2017 sara’ molto impegnativo ,devi preparare il nuovo cd,e sono anche sicuro che altre sorprese ci farai gustare….alla fine del tuo pensiero appunto dici che ci saranno novita’,calzini nuovi da esplorare,ma che vuoi far maturare piano piano come una mela….voglio venire in viaggio con te per seguirti e per emozionarmi sempre piu’ con le tue opere in musica….a febbraio francy…ti voglio bene

Ciao Francesca, mi chiamo Pasquale, Paco per gli amici, quindi anche per te 😉
Ho sette anni e sono un tuo fan da piccolissimissimo!!!
Grazie di rendere le mie giornate speciali con la tua musica.
Un bacione

Strano non vederti su Facebook o Twitter, Francesca!si sente la tua mancanza (anche se immagino sia produttiva), soprattutto manca il periodo in cui rispondevi o comunque mettevi mi piace(a me l’ultimo l’hai messo subito dopo il concerto di Parma, uno dei ragazzi che aveva il cartello con le scritte di E’con te e che ti ha portato il dinosauro), un caro saluto

ciao fra.. auguri di buon anno anche se sono passati 16 giorni da capodanno, ma qualcuno non ha stappato neanche una bottiglia di spumante quest’anno.. avrebbe voluto avere solo un sogno per questo capodanno ma non sempre i sogni vanno come devono andare specialmente quando hai un po tutte quelle onde contro… poi però ho visto un video di una ragazza che canta amazing sotto delle luci rosse e blu e che si emoziona.. e non perchè ero contento di vedere piangere quella ragazza ma mi ha ridato un pò di “vita”…. anche se i sogni che sono sempre stati diversi.. e che sinceramente preferisco pensare all’umore di quella ragazza che un pò vorrei non aver mai fatto “incazzare”…. ho passato più tempo a guardare una di quelle stelle che ci sono in cielo, quella più luminosa e bella, e un po mi sentivo vicino a quella ragazza. Spero che un paio di quei calzini vecchi non siano diventati troppo bucati da decidere di buttarli via, perchè quel paio di calzini vecchi si è affezzionato per non dire innamorato di quella ragazza…
e non so come ha fatto a sbagliare qualche cosa o a perdere gli ultimi 8/6 mesi per strada… ma quando hai quel mare contro è un casino sperare quel muro d’acqua… è da un pò che non vedo sorgere l’alba che vedevo prima, proprio perchè mi sono perso nella notte, un pò come quella luna rossa sta cercando ancora un posto nel suo cielo… ego temptabunt semper admonet in somnis…… <3

ciao, francesca, tutto bene? ok! me chiamo Matuzalem, sono brasiliano, ho imparato l’italiano solo per capire un po’ le tue canzone, ho imparato da solo per questo non sono bravissimo, in sito di lingue. grazie, non ho trovato un’autro posto per scriverti, scuzi. aspetto una risposta.

“Seh” MA c credo Ancôra, non posso dormire riesco solo a sognare ad occhi aperti in un battito di ciglia whola l’ora love

Ciao Francesca mi chiamo Davide ho 20 anni volevo solo dirti che sei bravassima non vedo l’ora che esca il tuo nuovo tuor così vengo a vedere un tuo concerto abito in provincia di Verona spero che la data Veneta ci sia.
Sei Grande, stammi bene da Davide Peruzzi. 🙂

Bentornata nel tuo cassetto di sogni. Amo il tuo blog, che trovo davvero pieno di sogni condivisi e non. Amo il tuo modo di vedere le cose, che un pò sembra il mio, e soprattutto il modo in cui scrivi. Arrivo un pò in ritardo nel commentare questo post di inizio anno, ma ci tenevo a dirti la mia. Potrebbe essere l’inizio di qualcosa di nuovo. Certamente qualcosa di nuovo accadrà. E allora godiamocelo fino in fondo. È inutile fare progetti su progetti: la vita si vive, non si programma. Anche perché se programmiamo qualcosa sappiamo benissimo che nulla si avvererà. Quindi, perché negarci le emozioni di ciò che avviene all’improvviso, un qualcosa di rubato, un momento speciale?
Al diavolo i propositi per l’anno appena iniziato: tanto rifaremo tutti un sacco di errori e ci daremo degli idioti. Succederanno cose belle e cose brutte. Come ogni anno. È la vita. Ma ciò che possiamo fare, e che auguro è di essere felici….di fare scelte e di provare emozioni nuove, nel bene e nel male.
Prendete quei treni e raggiungete le persone.
Bacia la persona che vuoi baciare. Anche se poi magari ti prenderà a schiaffi. Rispettati. Perché il rispetto è sempre la prima cosa. Sii libera come l’aria e coraggiosa come il vento, impavida come un onda sull’oceano. Cammina a testa alta, sentiti bella senza dare troppa importanza ai canoni della tv. Ti auguro un cervello che vada per la sua strada e un cuore lontano dalla mediocrità, che possa fregartene dei giudizi perchè sei nata col diritto di essere quello che sei, perchè, come ha scritto qualcuno “quello che sei, dove vai, ciò che vuoi, lo sai soltanto tu”. Ti auguro che le ferite collezionate ti diano la forza per ricominciare e creare sempre ottima musica e ottimi sogni in cui stropicciartisi dentro.
Ti auguro di sognare e la libertà di poter credere in quel sogno.
Perché solo così potrà essere davvero uno “start of something new”…
ANCORA UN BUON 2017

Ciao Francesca , ho appena iniziato a leggere il tuo Blog …MI PIACE (come le tue canzoni)
Spero di vederti di persona a un tuo concerto .

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