Blu

Il blu è, credo, il mio colore preferito.
Un colore naturale, il colore del cielo, quindi del mare. Soprattutto di quest’ultimo, per me.
Non c’è niente di più ispirante dell’oceano. Una distesa d’acqua immensa di cui non è possibile vedere oltre. Un’orizzonte infinito.

Mi piace, quando suono, quando scrivo, pensare al blu. Mi immagino sott’acqua tra squali, pesci, creature marine, relitti, bollicine, e la luce della luna che scende e illumina il fondale.
Per quello amo gli acquari e rimarrei per ore davanti ad un vetro oltremare che mi illumina il viso.

Un giorno qualcuno mi ha chiesto: “di che segno sei?”
E io ho risposto: “pesci, ma non credo molto a queste cose.”
E questo qualcuno mi ha detto: “nel mare c’è molta confusione ma c’è anche tanta libertà.”
È stato un momento che ricorderò per sempre.

Da un anno ho deciso di dormire sott’acqua. Ho dipinto le pareti della mia stanza di blu.
Sentirsi blu non è la cosa più bella del mondo, la musica è piena di esempi a proposito:
“I have blue devils”, ho i diavoli blu, vuol dire “sono triste”. E da questa espressione e sensazione sono nati il blues e quei suoni così malinconici che sono le blue note. Perché sentirsi blu è essere inquieti, fragili, tormentati. Ma belli. Perché il blu fa un po’ paura ma è un colore bellissimo.

Quel qualcuno un po’ di tempo fa mi disse: “nel blu dei giorni tuoi più fragili, io ci sarò”, e oggi gli risponderei “dal blu dei miei giorni mi salverai”.
Ma ho provato, con tutta me stessa, a combattere da sola il blu che ho dentro, a salvarmi da sola.
Ed è per quello che ho dipinto la mia stanza di blu.

Il blu ti rilassa, ma ti sfida ad essere arancione, il suo complementare, perché non c’è gioia senza tristezza e bisogna vivere con l’arancione dentro quando fuori tutto è il contrario. E così mi sono regalata l’opportunità di svegliarmi ogni mattina e provare ad essere del colore del sole.

Quando, come carta da parati, la notte si srotola in uno sfondo cobalto e stellato, mi piace prendere la macchina e partire da sola verso qualcosa che ancora non so. Mi piace percorrere la strada ai piedi delle montagne.
Perché c’è qualcosa, lì sopra, che mi incuriosisce.

Ecco, su una montagna brilla tutte le sere, solitaria, non appariscente, ma presente, una luce blu. E io da sotto la guardo. Mi chiedo cosa sia, mi metto a fissarla, e cerco di capire, perché di giorno lì non c’è mai.
Ho deciso che non andrò mai a vedere di cosa si tratta. Lascerò che la luce blu rimanga lì, alla giusta distanza, a incantarmi ancora e ancora.

Spesso tendiamo a rendere la nostra vita il più razionale possibile, ma questo ci crea anche tanta confusione. Qualche volta è bello tenersi una domanda nel cuore. Ti fa sentire libero, speciale, vivo.

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

11 risposte su “Blu”

ciao Francesca , sono un comandante di battello e spesso mi trovo a galleggiare sopra quel particolare colore che tanto piace anche a te, blu infinito…. blu eterno.

Ciao Francy!
Il periodo blu di Picasso è stato contrassegnato da molta tristezza, ma anche da grande sensibilità artistica. Infatti la tristezza o la paura non sono sentimenti da evitare a tutti i costi, sono le sfumature blu del nostro “Io” profondo. Senza saremmo incompleti: non dobbiamo fare a meno del blu che c’è in noi, ma saperlo gestire con intelligenza. Senza colorare tutto di blu, ma nemmeno evitandolo. A me personalmente il blu ha sempre ricordato tre aspetti: l’altezza, la profondità e la serenità. Orizzonti concreti e astratti, perché sempre al confine tra realtà e ideali, ma che vale davvero la pena di provare a raggiungere. Grazie del bellissimo pensiero. Detto ciò, ti auguro un 2016 a tinte molto vivaci. ?

Olá Francesca,
Palavras muito interessantes e expressivas! A sua sensibilidade é incrível em todos os aspectos e parte do motivo de te admirarmos tanto.

Com amor,
Do Brasil

sei un mito. Hai una voce fantastica e non posso fare a meno di ascoltare le tue canzoni

Nessun grado di separazione.
Ciao Francesca, non sapendo come poterti contattare provo a scriverti qui. Visto che la tua canzone mi ha reso molto contento con Paolo, volevo chiederti se potevi mandarmi una tua foto con dedica per Paolo. Te ne sarei molto grato. Grazie mille. Puoi contattarmi sulla mia pagina di facebook Davide Scandella. Ciao. Davide
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=891396894314567&set=a.104492523005012.5755.100003327940746&type=3&theater

Ciao. Innanzitutto faccio mea culpa per essermi fatto sfuggire questo post, tanto bello quanto malinconico. Non avrei molto da dire, tranne che mi hai fatto pensare ad un’altra canzone, oltre le due che hai già citato. Una canzone, altrettanto italiana malgrado il testo, che ha già nel titolo il senso di ciò che hai scritto:

“…blue are the Feelings that live inside me”

Woooooow….il blu è un bellissimo colore,e’ il colore che rappresenta il pianeta che abitiamo..i mari e gli oceani rappresentano il 70% della Terra e qui mi chiedo perché l’hanno chiamata Terra e non Acqua. Maaahhh ..che poi la proporzione 70% 30% e’ la stessa del corpo umano quindi perché non pensare che dentro di noi ci sono oceani sterminati da esplorare e che possono anche meravigliosi tesori sommersi? Basta rimanere calmi se invece dei tesori si incontrano creature feroci e mostruose se si sorride a queste creature rimangono spiazzare e ci si rende conto che poi non hanno tutta quella forza..e poi via a tuffarsi nuovamente nel blu alla ricerca della bellezza.
A me il blu mi fa venire in mente lo spazio infinito che poi in realtà non è blu ma io lo vedo così..io immagino spesso di esplorare stelle,pianeti,galassie ..e forse è un come esplorare gli oceani e come esplorare se stessi.
Francesca ora ti saluto..forse ho risposto a questo post un po in ritardo..Ma è da poco che leggo il blog è mi piace veramente molto come ti ho scritto anche in altre risposte. Bene allora al prossimo post! ciaooooo e grazie e un saluto anche a Livia Mah e Rocco Boh ..mmm forse c’è qualquadra che non cosa in queste ultime 2 righe ma è un po tardi e ho sonno!

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