Il regalo di Natale

Anche a Natale, ti voglio bene allo stesso modo.
Non mi lascio addolcire dalla torta di castagne, e nemmeno inacidire da chi detesta camminare fra le luci dorate delle strade invernali.
Anche a Natale, non servono regali.
Non mi interessa cosa saprai darmi, “interesse”, tra l’altro, in questa circostanza è una parola piuttosto sbagliata.
Non vedo semplicemente l’ora di scoprire la tua gioia nello scartare il mio, di regalo. 
Ma sarà davvero il regalo giusto?
Ti piacerà?
Pensavo l’altro giorno al concetto, così relativo, di felicità, usata talmente tanto che nessuno sa veramente cosa sia, ma che tutti sentono, quando si declina in qualcosa, in braccia, mani, cuori, menti, occhi. Quando la si condivide.
La mia felicità è vederti felice. E io aspetto questo.
Il Natale ha un avvento che lo precede, e questo avvento per me è l’attesa, l’attendere una felicità.
Una felicità che non è chiassosa, glitterata, calorica o costosa. 
È una felicità che non fa rumore, semplicissima e così straordinaria, una felicità che in punta di piedi bussa al tuo cuore.
Sarà la felicità di ritrovarti vicino a me ancora, di abbracciare tutto di te, anche le paure e i dispiaceri, di volerti bene. 
È questo il regalo che voglio farti, me stessa in tutta la mia imperfezione.

Buon Natale