Una lettera (una cosa un po’ diversa)

Ciao a tutti,

Ritorno a scrivere questo blog dopo diverse settimane, dopo un mese di tour, dopo qualche giorno di (quasi) vacanza che assomigliava un po’ a quei pochi giorni di libertà dopo i famosi esami di recupero, quando la scuola stava per iniziare ma c’erano ancora delle giornate tranquille, tipo i primi di settembre, con il sole e il vento fresco. Ho ripreso le abitudini felici, tipo lo skate, mangiare una piadina nel terrazzo di casa al tramonto, il giardinaggio, andare ai concerti, passeggiare sulla Darsena, guardare documentari in spagnolo su Netflix e altre cose carine.
Oggi è un mercoledì speciale e in questo mercoledì ho scelto di tornare a cantare anche qui, sul lato B della musicassetta. Stavolta però nessuna lettera di cose di serie B a cose di serie A, di cose sopravvalutate o passate di moda, nemmeno argomenti calcistici (visto che ultimamente ci ho sofferto parecchio e preferisco non pensarci), neppure cronache di viaggio di Livia Boh.
Oggi è il giorno della libertà.
Sono sincera, nella bellezza entusiasmante e vitale del tour, avevo spazio per pochi altri pensieri, ma tra questi pensieri c’erano anche il concetto di identità, il valore della memoria e degli errori del passato, la complessità delle scelte, e, appunto, la libertà. Tutte cose che mi tornano costantemente in testa, cose su cui scrivo e su cui mi piace confrontarmi.
Il mio primo blog nel cassetto che risale a due anni fa era proprio la mia idea di libertà, una libertà mai assoluta, ma strumentale, una libertà tra, una libertà di, una libertà per.
Questa è una giornata importante da ricordare, una giornata in cui ritornano sentimenti forti, anche contrastanti, in cui si celebrano le persone che hanno reso possibile una nuova vita qui, in Italia, e hanno permesso la liberazione da una forma di totale malessere.
Energia, obiettivi, sacrifici, coraggio, azioni.
Tutte cose molto distanti dalla nostra attitudine odierna, l’attitudine a sentirci parte di un qualcosa che coopera per il bene comune.
Sono stati commessi crimini e atrocità per molto tempo, ma anche oggi, senza rendercene conto, nonostante si viva in una democrazia, permettiamo di farci del male a vicenda, permettiamo il silenzio, permettiamo che molte cose mascherate con finto perbenismo ci impediscano di stare bene.
Non c’è libertà senza serenità.
Ma non c’è serenità senza rispetto, senza responsabilità.
Non c’è libertà senza opinione.
Non c’è libertà senza arte, e l’arte è ciò che davvero ci permette di avere la nostra, personale, diversa, originale opinione. Perché è pura creatività.
E no, non c’è opinione senza voce.
Tiriamo fuori la voce, non le mani, sempre. E cerchiamo di armonizzarci, come un coro che canta a mezzogiorno.
Siate, siamo liberi in tutto questo. ❤

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

10 risposte su “Una lettera (una cosa un po’ diversa)”

Semplice ed efficace come sempre. I tuoi messaggi arrivano nel profondo di ognuno di noi. Un abbraccio forte.

Innanzitutto complimenti per il tour e per il fatto che sei rimasta sempre la stessa nel porgerti a noi fan (poche lo farebbero)!ieri ho passato la mattina girando per il mercatino dell’antiquariato (ho comprato 45 giri originale di una certa Hotel California) e visto diversi oggetti(mobile, lampade e bauli dal 1800 ad oggi).
Riguardo al ricordo della Liberazione e dei crimini purtroppo successi ma anche di tanti progressi del Secolo scorso mi torna alla mente un’intervista a Indro Montanelli, il quale diceva che il secolo scorso è stato il più buio( per tutte le atrocità) ma anche il più positivo al tempo stesso(per le scoperte).
Un abbraccio e ci si vede a Cremona, vado ad mettere su la pasta a cuocere.

ciao Francesca,ho scoperto il tuo blog da pochi giorni e me lo sono già letto quasi tutto,molto interessante,creativo,originale ! le tue canzoni le conosco invece fin dai tempi di X factor e nel corso degli anni sei diventata la mia artista (dire cantante nel tuo caso sarebbe riduttivo) preferita,number one indiscussa! non ho mai visto un tuo concerto live,volevo venire al Fabrique di Milano ma alla fine non sono venuto,voglio esserci il 25 al Magnolia!
Eh si i,mmagino che calcisticamente parlando tu sia un po giù di morale..io sono milanista ma il rigore di Ronaldo a 30 secondi dalla fine non mi è andato giù….e poi perdere col Napoli all’ultimo minuto (li però ci poteva anche stare la sconfitta ,la Juve ha giocato malino..non mi bannare dal blog eh !!) .. però giusto per sdrammatizzare e magari farti tornare il sorriso sai che differenza c’e’ tra il Napoli e un dentifricio ? nessuna sono entrambi per-denti…. un po di senso dello humor fa miracoli per qualsiasi situazione,anche per i gol all’ultimo minuto! comunque forza contro l’Inter !!
Woow molto bello quello che hai scritto ..è vero il 25 aprile si festeggia la liberazione,la vita dal 25 aprile 1945 è migliorata moltissimo ,ora viviamo in un paese democratico (più o meno..) ma c’è ancora molto malessere…secondo me per cambiare veramente in positivo non servono rivoluzioni come molti vorrebbero fare ma quello che ognuno dovrebbe fare è essere d’esempio agli altri con il suo pensare ,parlare,scrivere,cantare, amare,agire e stimolare altri a fare altrettanto che a loro volta stimoleranno altri..una vera e propria guarigione contagiosa!mi piace il termine guarigione contagiosa,rende bene l’idea di liberazione.E allora ci sarà armonia come in un coro che canta a mezzogiorno!

sei ritornata cara francy,sul nostro bellissimo blog,si hai ragione e’ tuo,ma lo sento anche mio,leggerti e come avere un cuore in due e io,nonostante la differenza d’eta’ ,sto imparando molto e apprezzo tantissimo i tuoi pensieri ,molto maturi ,veri,ma nello stesso tempo semplici e attuali….ho vissuto tre mesi fantastici( due instore ,a milano e bergamo,e il live del fabrique),e mi hai regalato due splendidi abbracci e un emozionante concerto in prima fila…..ora il meritato riposo e poi si riparte per l’estate…..grazie francesca di questi anni di blog,grazie anche per quelli futuri che farai….ti voglio tanto bene e saro’ sempre orgoglioso di essere un tuo fan,un vero peachier…un bacio,a presto

☺ Bentornata con il blog Francesca!!! Sono molto belle le piccole cose che fanno stare bene, come quelle che hai descritto all’inizio di questa lettera ed è fondamentale accorgersi del valore che hanno: una cosa che solamente una persona molto sensibile sa fare. Forza Juve sempre ⚽!! E poi ci sono cose importantissime come ad esempio la libertà: bellissimo il pensiero sulla tua idea di libertà e quello che hai scritto in questa lettera per celebrare il 25 aprile. Il giorno di Pasqua, leggendo il tuo augurio fatto sui social, ho pianto perché parlava di libertà in un modo speciale: ”Pasqua significa diventare liberi. Cosa significa libertà? È difficile rispondere, ma è quello che voglio augurarvi oggi. Vi auguro di diventare liberi, liberi di scegliere, amare, di respirare, liberi da ciò che vi impedisce di essere voi stessi”. A volte accade di trovarsi qui ma non poter esserci mai veramente sin da piccola e per sempre in nessun luogo e con nessuno perchè alle difficoltà innate per indole troppo timida, insicura, introversa e per le tante paure e i troppi pensieri (so che tu conosci tutto ciò) si è sempre vissuta la mancanza totale di libertà di parlare, scegliere, vivere… e sono tutte cose che non consentono di essere se stessa, che creano una voragine nel cuore e nella vita che fa soffrire moltissimo. Qualcuno o qualcosa (o entrambi) può rendere tutto difficile, può impedire di essere se stessi e si può esserlo solo nella propria mente e come è possibile grazie alla fantasia e all’immaginazione (temi presenti in 2640, che non mi stanco mai di ascoltare): è troppo bello l’augurio che hai fatto di essere liberi da ciò che impedisce di essere se stessi, augurio che io faccio a te. Sii libera di scegliere, amare, respirare, libera di essere chi sei: meriti tutto questo!!! Sei una persona ed un’artista con cuore, intelligenza, sensibilità e talento grandissimi. Sii sempre ”libera ed indipendente, ascolta tutti e poi segui la tua strada” (complimenti anche per quello che dici nelle interviste! ?) Grazie! Ciao! Una tua fan per sempre.

Ciao Francesca, ho guardato il tuo ultimo post su Instagram e poi ho seguito il tuo link in bio. Devo ammettere che mi sorprende e mi sorprendi ogni giorno di più. Io mi chiamo Marco e ti dico che non è facile mettere in chiaro certi argomenti come li ha disposti tu: anche a me vengono in mente a volte le tue stesse domande, ma le metto in pace andando a praticare ciò che può aiutare (volontariato, lavoro e perché no anche lo studio). Spero che tu non la prenda come una critica perché non lo è . Questo era un mio piccolo modo di farti vedere come basti poco per sentirsi bene e fare sentire bene gli altri.

I commenti sono chiusi