Due Galassie is meglio che Sedici

Eccomi qui di nuovo, dopo un po’, a scrivere una lettera tra moderne cose di Serie B (in quanto non più moderne) e cose di Serie A in quanto, teoricamente, parecchio gettonate.
Si tratta di una lettera spassionata a chi ha problemi di contenimento (non in quel senso) e a chi ha paura di guardare negli occhi qualcuno quando parla.
Mi spiego meglio con un esempio:
Facciamo finta di essere in una partita di calcio, due contro sedici.
Subito penserete “è ovvio che la squadra di calcio con due giocatori verrà praticamente asfaltata”, e lo posso pensare anch’io, ma è abbastanza possibile, in una metafora sulla vita e sulle relazioni, che il possesso palla sia a favore di chi è da solo con il proprio compagno.
Come al solito faccio duecento giri di parole per dire questo:
cari tutti, perché avete paura di uscire da soli con un’altra persona?
Sì, c’è una nuova tendenza: si esce in compagnia o si invitano persone alle feste o in contesti di gruppo piuttosto che “affrontarsi” vis-à-vis mangiando un gelato e iniziando una vera conversazione.
“uhm, ma che freddo che c’è in questi giorni, vero?”
“sì sì all’università tutto bene dai, mi mancano un paio di esami”
“che fame”
“sì sì io sto bene e te ciao ciao”.
Ma se vuoi rivederti con una persona, ha senso invitarla al cinema, a un compleanno o a un concerto (e basta)?
Manca specificare poi il problema di contenimento, che riguarda non la realtà in cui comunichiamo, ma l’aspetto digitale in cui siamo portati a parlare di noi, forse, paradossalmente, troppo.
Quindi cari tutti, e “cara” pure me stessa, bene is the new benissimo. E abbastanza è meglio che tanto.
Non dobbiamo per forza rivelare così tanto di noi sul web, non credete? Certo, questo blog non esisterebbe e la maggior parte dei profili Instagram non avrebbe senso, però credo che provare a riflettere per qualche minuto quanto di noi mostriamo e dimostriamo, possa aiutarci a sentirci meglio, e a privilegiare, nei nostri rapporti, una comunicazione più interessante. A volte non è infinitamente stressante scegliere cosa raccontare di noi stessi attraverso uno schermo? E non è snervante sfogarsi solo sui social?
Dai, smezziamoci una margherita e usciamo fuori a bere. E parliamo di un po’ di cose. Perché di questi tempi di cose di cui parlare (e da ascoltare) ce ne sono parecchie!

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

19 risposte su “Due Galassie is meglio che Sedici”

Bene Francy, purtroppo nell’era del digitale occorre adeguarsi ahah!ormai faccio vita ritirata anche se uno spritz se capita esco a prenderlo (o un liquorino come digestivo se mangio troppo).
Quanto alle uscite, almeno per me, avviene con colleghe/i di lavora e i discorsi sono sempre quelli: scuola con annessi e connessi anche se oggi con la collega che mi da (quando piove) un passaggio in auto abbiamo spaziato.

ops, intendevo scrivere avvengono non avviene!dopo quattro ore continuate di scrutini sono completamente fuori fase, scusa l’errore

Franci, your writings are always interesting to read, they are thoughtful and you can learn a lot from them ( cus you are a very intelligent woman :). I have written you a very important message on Instagram Direct, so please read it.

Sai Francy hai davvero ragione. Io sono un po’ nostalgica, nel senso che mi manca la vita che si faceva 10 anni fa per dire. Non si esce da soli ma sempre in compagnia, un appuntamento non è più un cinema all’aperto in un auto, una giornata al mare, un gelato insieme. Ricordo anche la paura di essere visti in giro dai genitori mentre ora non c’è più pudore, un appuntamento è una Pigna colada in discoteca dove si sa, si limona e basta, da una notte e via. Non ci deve essere vergogna nella dolcezza dei gesti, e se si desidera una donna può anche fare il primo passo.

Una volta c’era una pubblicità (gelato) che diceva “Du gust is megl che uan”… E la riprendo allacciandomi al tuo discorso: quando io ero adolescente (adesso ho 27 anni) era brutto non essere fidanzati e con gli amici single si prendeva in giro chi al contrario nostro aveva una fidanzata e ci si arrabbiava perché il nostro amico dedicava più attenzioni a lei e con noi non ci usciva quasi più. Poi ti fidanzavi tu e ti rendevi conto che si voleva star da soli, tu e lei (2 meglio di 1). Fare due chiacchiere, capire i punti in comune, capire se ti piace davvero. Adesso dopo 2 o 3 appuntamenti la si presenta agli amici e da soli non ci si sta mai. La tendenza è quella di fare gruppo, uscire con il gruppo. Ti fidanzi, il tuo migliore amico si fidanza, fai fare amicizia alle ragazze e poi si esce in 4. Discorso che si può allargare. Per poi magari andare a finire in un pub a guardare quello che gli altri condividono su Facebook.
Concordo con te Francesca, oramai in pochi vogliono guardarti negli occhi quando si parla e sopratutto quando si discute. Facile fare un dibattito di qualsiasi tipo dietro ad uno smartphone con un amico o con il fidanzato/a, correndo anche il rischio di litigare, perché dallo schermo non vengono in superficie i toni che si vorrebbero utilizzare.
Era bello quando gli smartphone ancora non avevano preso il sopravvento sui nostri modi di fare e si restava per ore ed ore a parlare di tutto e di niente semplicemente seduti in macchina ad attendere che fosse l’ora di rientrare a casa.

Franci, ma perché non sono tutti come te? Perché vogliono tutti spiattellarmi in faccia le loro infinite galassie, per farmi sentire inferiore? Perché devo essere bella per loro? Perché? Meno male che ci sei tu. ❤️??
P. S.: Due Galassie è la mia canzone preferita in assoluto. Grazie di esistere mille volte ancora.

Ciao Francyyy vorrei passare le giornate a parlare vis-à-vis con te ma un c’e’modo???? infatti quando ti vedo ogni tanto ti lascio qualche letterina…anche ieri te ne ho data un’altra visto che ci siamo viste a Milano per il concorso di Bulgari insieme 3 cartoline della mia citta’Prato?❤️ Spero ti sia piaciuto tutto?ti voglio bene e a prestooo?

Penso che essere da soli con una persona sia bello solamente quando sai che sa ascoltare, sa dialogare, è capace di dare rispetto, ti considera alla pari, ti consente di essere spontanea e quindi di essere veramente te stessa, dà la piena liberta di esprimerti su cose importanti e su tutto, ha la capacità di discutere se non è d’accordo con te su qualcosa senza farne una tragedia o un litigio senza fine ma chiarendosi sempre e rispettando le idee altrui anche se sono diverse, se ha la capacità di non farti mai sentire a disagio, se non è capace di ferire, se ha sincerità, se sa sdrammatizzare sempre, se dà serenità e libertà, se sa alternare alla serietà la voglia di ridere anche per cose piccolissime (tutte cose che devono essere reciproche, ovviamente). Purtroppo è difficilissimo trovare persone così, forse tutte insieme sono caratteristiche un po’ troppo utopistiche ed allora, tra tante persone o anche una sola si parla con superficialità: del tempo, di cose poco importanti e a volte (tantissime o sempre) si scappa perché ci si sente a disagio e sai che chi hai davanti non sa ascoltare, non può capire certe cose e non dà importanza al parlarsi veramente. Certamente la comunicazione digitale non può essere paragonata a quella vis-à-vis ma a volte aiuta tanto. Complimenti per gli importantissimi spunti di riflessione che offri in questo tuo bellissimo blog, per la grande libertà che dai a tutti di esprimere il proprio pensiero (una cosa importantissima alla quale si può non essere abituati da sempre) e per la metafora della partita di calcio due contro sedici che è molto significativa. ? Ciao Francesca! Una tua fan per sempre.

Ciao Francesca. Nulla è paragonabile a una profonda connessione tra due persone, due galassie, come dici tu. Bravo.

Parole come sempre toccanti e che ti fanno pensare davvero. Grazie ancora una volta Francy ❤ ti voglio bene ? sei una brava persona davvero ! La musica è fortunata averti. Tu sai veramente il suo valore e scommetto che lo stai ancora scoprendo con il passare degli anni ? sei unica e per questo speciale ❤

E’ la prima volta che ti scrivo sul tuo blog, ma sai chi sono. La cosa che forse non lo sai è che ho copiato tutti i tuoi blog fantastici, compresa la fotografia iniziale, su Word. Comunque è vero, almeno io faccio fatica o forse ho paura ad uscire con una sola persona, o forse come dici tu ho molta paura, essendo una persona abbastanza timida. Se ricordi il primo incontro a Firenze, un giorno funesto, purtroppo, per l’umanità (13 Novembre 2015) io me ne stavo in disparte mentre mi facevi gli autografi. Anche la seconda volta che ci si vide e che tu mi riconoscesti dall’emozione non avrei detto nulla o poco, ma tu con quel “ma tu sei il mitico e questo ragazzo è un mito (detto ad una persona dello staff), mi sciolsi. Te dici in questo blog che bisogna, giustamente, essere in 2 a condividere le cose e subito di prima pianta, anzichè in 16, ma io all’inizio preferisco essere in 16 per poi arrivare a 1, con me 2. Un bacione grosso, ci si vede a Vigevano, a Pistoia ed a Forte, gli ultimi 2 con Irene, che tu penso sappia chi sia. Carlo

sei una ragazza speciale,la piu’ speciale…..e voglio scriverti solo questo …..non sei solo la mia cantante preferita,ma sei molto di piu’.una sorella ,un’amica.Ti voglio bene e continua sempre cosi,

Salve, volevo scrivere una lettera-invito ad un evento pubblico a Francesca, ma non so come fare. Qualcuno può aiutarmi?
Grazie

Ciao, hai così ragione.
Ma come si fa? Uno schermo, una tastiera sono i nuovi strumenti di difesa per tenerci dentro ma contemporaneamente fuori dal mondo in cui viviamo.
Certo se qualcuno, fosse disponibile a una bella chiaccherata con una margherita in mano io sarei ben contento di esserci…

ciao Francesca! ho letto il tuo post sui social sui migranti,ebbene mi stupisco di molti commenti assurdi …ma che nel 2018 una ragazza (anzi un essere umano) che fa l’artista non può esprimere la propria opinione su un argomento così delicato e importante?! e qui un po il discorso si riallaccia a questo post del blog..secondo me molti usano i social per sfogarsi,attaccare,criticare qualsiasi cosa ,questo perchè magari hanno una vita che non li soddisfa a pieno,hanno magari vari problemi,ecc. Come in tutte le cose,secondo me ,la soluzione è l’equilibrio,va bene utilizzare i social perchè se usato costruttivamente (sempre con rispetto …e quì c’è da lavorare ..)può essere uno strumento molto utile,può permettere di comunicare a distanza con amici lontani,si possono condividere cose interessanti,il tutto senza eccedere e senza diventare un sostitutivo di una bella chiacchierata di persona! Io grazie a facebook ho ritrovato alcune persone che non vedevo da anni e che davo per disperse in qualche punto remoto della galassia (forse addirittura di qualche altra galassia !).Sono d’accordo sul fatto che uscire con una persona permetta di comunicare più apertamente e approfonditamente e se si esce in compagnia questo non avviene o avviene solo in parte.Io con alcuni amici,abbiamo parlato di questo e da un po di tempo stiamo sperimentando delle cene tra amici in cui,a un certo punto della cena,ognuno a turno parla e dice quello che vuole.come si sente,se vuole esprimente qualche idea in particolare e gli altri ascoltano e poi nascono dei dibattiti interessanti. Non sembra male l’idea! certo non è come una conversazione tra 2 persone,ma c’e’ comunque una bella condivisione!
Prima di salutarti,ti dico velocissimamente la mia sul discorso migranti:sono d’accordo sul fatto che la politica messa in atto dall’attuale governo sia eccessiva..io sono d’accordo sull’accoglimento e sulla permanenza di migranti in Italia (così come in altri paesi europei),ma solo se hanno regolare permesso di soggiorno e documenti d’identità,cioè se sono in regola e hanno quindi la possibilità di trovarsi un lavoro e di integrarsi.Perche senza documenti non hanno la possibilità di lavorare e senza lavoro non c’e’ integrazione e prima o poi prendono strade cattive.Io la penso cosi,Francesca.
Ora ti saluto ,ti ringrazio per aver espresso questo pensiero sui social perchè hai dimostrato che di questi argomenti si può parlare con determinazione, come hai fatto tu ,ma allo stesso tempo con toni pacati e rispettosi! Alla prossima e buona giornata!
P.S. Ma ai mondiali chi tifiamo??? facciamo la Colombia ??!! o il Marocco del nostro amico Rocco Mah?!

Francy volevo dirti una cosa riguardo al tuo post dell’altro giorno sui migranti!personalmente non la penso come te ma ti ho difeso volentieri come fan, ti ho scritto che non sono d’accordo ma ti esorto comunque a dire sempre la tua, sono in poche ad avere il tuo coraggio!un abbraccio, ti scrivo dal tablet sono in gita fuori porta ad Udine, personalmente io ti seguo sempre e con tutto il cuore!(se preferisci non pubblicare questo mio commento non farlo, ma qua sono sicuro al 100% che leggi e una precisazione da fan della prima ora era giusto che la facessi)

Grazie Francesca!
Con queste parole tocchi l’animo, o l’umanità, come ti piace cantarla, tocchi quella bambina, quel bambino un pò nascosti che tutti abbiamo, ma in tanti o in molte occasioni ci dimentichiamo di averlo dentro, coccoli quella parte spontanea, coraggiosa, piena di curiosità che ama la vita, che è profonda, vera e buona, insomma, l’Amore. Tutti abbiamo questo dentro di noi, ma c’è qualcosa che ci lancia su in superficie e ci disconnette da quell’Amore, ci rende passivi, rabbiosi, intolleranti, invidiosi e tutte le brutture dell’animo escono fuori… che cos’è? perchè ci succede questo? tante cose, tante paure ed è faticoso guardarle negli occhi… allora meglio non affrontarle, stiamo in superficie, dimostriamo sui social quanto siamo fighi, ma dentro qualcosa non va, dov’è quell’Amore?
E allora ti ringrazio perchè con il tuo grido d’Amore diffondi bellezza, energia, spontaneità, coraggio.. Si può scegliere quell’Amore, grazie di cantarlo!

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