Luglio Terzo – La Terra

Sono una ragazza fortunata.

Ti insegnano che devi stare bene da solo, e che non devi avere paura della solitudine. Così in 25 febbraio c’è Leonardo Da Vinci, che “quando sei solo sei tutto tuo” e allora okay, “sei tutto per te”.
Artisti che smettono di essere persone.
Persone che diventano artisti.
Artisti che sono Artisti in quanto persone.
Sono passati 3 giorni dall’incontro più meravigliosamente assurdo della mia vita. E ancora non riesco a parlarne: il cuore non era pronto ed è come se avesse ricevuto più ossigeno del previsto.
Un attacco d’ansia positiva (non come quello prima della maturità).
Ho respirato così forte che adesso dentro ho tutta la Via Lattea.

Comunque, imparare a bastarsi non significa stare chiusi in una scatola.
Stringere amicizia con la solitudine non preclude la condivisione, perchè questa fa parte dell’essere esseri. È che l’amore non è cercare. L’amore è trovare. L’amore è qui.

Allora è successo che la mia vita abbia deciso di iniziare un anno zero. E l’anno zero è iniziato tre giorni fa.
Gli storici usano a.C e d.C. per collocare gli eventi sulla linea del tempo, allora io ho creato la preistoria e la storia del mio cuore, una linea del tempo del mio stato psicofisico, su cui ho messo a.D. e d.D.

Il ritorno alla Terra.
Francesca Costanza, 165,5 cm, 21,5 anni, 55,5 chilogrammi, ha deciso di tornare sulla Terra dopo un viaggio vorticoso nell’Iperuranio di Rue Lepic.
Dicono che la terra è l’elemento di chi è concreto. E tra me e la concretezza non c’è mai stata affinità. Troppe galassie. Troppe. Ma di quelle che ti perdi da solo e senza motivo.
Thought Enough
Overthinking
Il mare ha raccontato un sacco di segreti alle conchiglie delle mie orecchie, ma ora sono partita per i boschi.
La vita nella galassia è stata stupenda, è stata la mia preistoria in cui ho scoperto il fuoco lanciando un sasso contro la roccia e ho preso anche un po’ di pioggia. Da lì le stelle erano più vicine, era tutto più brillante perché di inquinamento luminoso non ce n’era. Cercavo le costellazioni, Cassiopea, la cintura di Orione, la Chioma di Berenice.
Poi un giorno mi sono accorta che guardando le lentiggini del mio migliore amico vedevo tutte le costellazioni del mondo.
Ho unito i puntini.

Sto andando verso i boschi, sono scesa per un po’.
Damien mi ha parlato della scorza di cui sono fatte le persone, delle nostre pelli fatte di cocco, dei nostri cuori nascosti.
Sto andando verso i boschi, sto andando a respirare il profumo delle cortecce.
Ora sono in macchina, ancora in viaggio, sulla Terra.
Sto andando ad ascoltare un poeta che mi ha detto di lasciare andare il destino. E io ho deciso di ascoltarlo.
Io lascio andare tutto, ora.
Damien mi ha detto “let it go”.
E Marta per Natale mi ha regalato un agenda con un palloncino rosso sopra che dice “let it go”.
E i palloncini sul soffitto della mia testa io li lascio andare. E sento la libertà che mi abbraccia e mi soffia sul collo.
Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire

La forza di gravità una volta tornata sulla Terra è stata una botta incredibile.
Ma dovevo tornare, dovevo.

L’aria dal naso arriva ai polmoni
Le palpitazioni tornano battiti
La testa torna al suo peso normale
La salvezza non si controlla…
Vince chi molla.⁠⁠⁠⁠

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

22 risposte su “Luglio Terzo – La Terra”

Bellissimo questo post su un incontro che ha segnato questa parte della tua vita e, probabilmente, della tua carriera. Incontrare i propri miti è un qualcosa di clamoroso, che a pochissime persone capita nel corso dell’esistenza. Sono certo che questa “opportunità” sarà tradotta in musica e parole. E che sarà presto condivisa con noi che tanto ti stimiamo. Interrogarsi sulla solitudine e sull’amore, a soli 21 anni, è già un passo importante. Molti di noi, me compreso, non riescono a trovare delle risposte concrete nonostante il peso degli anni. Che poi, diciamocela tutta, lo scopo non è mai trovare le risposte…Quelle chi può averle? Saluti, buona estate e buona vita!

//This one is for YOU…

You are the sun of my life,
and nothing can burn you out.
You are the best song in my heart
and nothing can stop your melody.
You are the most important person in my life,
and no one will replace you.
You are the biggest volcano in me
that will never stop erupting.
You are the most precious diamond I’ve ever held,
and no one can take you away from me.
You are the grandest balloon I’ve ever seen,
and nothing in this world can burst you.
You are the most beautiful soul I’ve ever met,
and I will never find more unique one.
You are the most magnificent rainbow,
that will never fade away.
You are the most essential thought of my life,
that will never be replaced .
You are my LOVE,
and I am your LOVER.

Ciao Francesca, deve essere stata un’emozione incredibile incontrare uno dei tuoi idoli. Già non molto tempo fa hai conosciuto Alberto Angela, ora Damien Rice. Domani chissà cosa ti riserverà la vita. È questo che mi piace di te: prima di essere un’artista sei una ragazza come tante che vive i suoi 21 anni. All’inizio di questo pensiero ti sei definita fortunata. Io penso più che altro che nella vita la fortuna la si crea.. e tu lo stai facendo bene! Davide

All’inizio quando hai citato la tua canzone “25 Febbraio” è stato un colpo al cuore. L’incontro con Damien di tre giorni fa per te vedo che è stato molto significativo e adesso stai andando un poeta molto importante per te che è “Niccolò Fabi”. Sei circondata da persone fantastiche ecco perchè sei una ragazza fortunata, la tua amica e manager Marta ti ha fatto un bellissimo regalo. I palloncini sono invece sempre stati sul soffitto della tua testa e li fissi prima di andare a letto come dici nell’introduzione di “Di20” e “Di20are”. Chi non vorrebbe essere circondato da persone così. Speriamo di vederci presto

Una riflessione consapevole, intensa ed autentica. Straripante, debordante di emotività. E questo lo apprezzo molto. Hai raggiunto apogei che ridondano sopra le mie scorze e, da li, lacerate, discendono le profondità scoscese dove la sensibilità siede a fianco della commozione per giocare le partite più importanti. Per questo ti parlerò ora, forse per la prima volta, per libera associazione di sensazioni. Mi hai riportato ad esperienze personali extracorporee, attimi di depersonalizzazione in cui mi succede di essere “dolce preda”. Quando non dormi e stai lì, steso, al buio, ti passano per la testa tante di quelle cose. È incredibile come i fatti della vita, con una cernita nella quale non ti è concesso di intervenire, alla fine diventino pensieri. I fatti delle stanze nelle quali hai abitato e dalle quali sei uscito. Inevitabilmente. Le stanze vuote. Prima c’erano i corpi, gli occhi, i capelli, le mani, i passi, le voci. Ma appena tutti escono le stanze si allargano e quello spazio vuoto risuona di pensieri. Come se da quel vuoto venuto fuori dall’assenza prendessero aria e cominciassero a respirare. E te li senti arrivare tutti, di notte, uno dopo l’altro, sgomitando nel buio. Sublimi anche. Ma se ti prende la notte sbagliata con i pensieri sbagliati non ne esci. Perché al buio quelli si gonfiano, si accorgono di essere senza limiti e si gonfiano, crescono su di te come una pasta che lieviti sopra una fonte di calore.
E io odio la presunzione di chiunque voglia in qualche modo vincermi, o anche solo dominarmi. Anche in silenzio. Anche senza vedermi, senza toccarmi. Mi è insostenibile, mi fa male.
E dopo essersi allargati ti coprono. Come un lenzuolo che ti avvolga e ti tolga il fiato fino a soffocarti, come un’onda calma che s’infiltri dappertutto, anche nella bocca, nel naso, sopra gli occhi.
Devi aspettare la prima luce, l’alba, per toglierteli di dosso, per respirare.
Ecco, questa, post tuo pensiero, è una di quelle notti. Grazie!

Francesca!!! Semplicemente fantastico il tuo Blog!!!! Oramai non vedo l’ora che arrivi il mercoledì’ per leggere i tuoi pensieri settimanali. Sembra incredibile ma sono sempre più affascinato dal tuo modo d’essere. Vai così che vai bene!!!!!! Che ore sono? Adesso. Che cosa sei? Questo momento. Good vibrations Peach!!!! Complimenti, complimenti, complimenti… e grazie!!!!!! Adam.

non so cosa dirti,un altro meraviglioso mercoledi…ho scritto gia’ tanto sulla tua pagina facebook …..tu hai scritto a.D e d.D( prima di damien e dopo damien,il tuo anno zero)…e io desidero questo, a.F e d.F( il mio futuro anno zero),quando riusciro’ a cantare con te,il mio piu’ grande sogno,il mio piu’ grande desiderio,CANTARE CON FRANCESCA COSTANZA DA BASSANO DEL GRAPPA,che quando mette i tacchi quasi diventa piu’ alta di me…..ti voglio bene e grazie di tutto

Cara Franci, ” L’amore è trovare , l’amore è qui” sono state le parole che mi hanno colpito di più. L’altro giorno hai esaudito uno dei tuoi tanti sogni di nome Damien Rice. Che bello quando i sogni si realizzano.. e quante emozioni devi aver provato quella sera. Sono davvero felice per te perché te lo meriti. La salvezza non si controlla vince chi molla.. ma tu Frenci non hai mai mollato, hai sempre creduto nei tuoi sogni e hai sempre vinto. Continua a sognare a sperare perché se c’è una cosa bella nella vita è proprio sognare e credere nei propri sogni. Ti auguro una buonanotte.
Un bacio S.

“Un ultimo sguardo commosso alla Galassia, e chi si è visto si è visto!”

Earth —–> Heart
La H sarà muta ma fa la differenza!

Francesco, 1.85 cm, 26,1 anni, 77 chilogrammi ha un bus navetta personale per lo spazio che usa spesso ma a volte si guasta e fa l’autostop per tornare sulla terra!
A volte però mi basta andare sul terrazzo di casa mia, alzare lo sguardo, guardare il mare immenso di stelle e nuoto…nuoto…nuoto e nuoto.
Ed è uno spettacolo, poi basta chiudere una porta per tornare sulla terra.
Guardare le stelle è un po’ come guardare il mare, al di là che sono due cose romantiche, ma non parliamo di questo, ti fanno viaggiare molto col pensiero.
La settimana scorsa ti dissi che il mare ti rilassa, ti fa pensare, ti consola anche…le stelle a me fanno lo stesso effetto, penso sia per tutti cosi cmq.
La terra ti porta alla normalità, però non è triste la normalità se vieni da un bel viaggio.

La solitudine è stata, ed è la mia migliore amica, come canti tu in Sola ” e sarà una buona amica anche la solitudine”.
E’ proprio vero, secondo me tutti dovrebbero provare la solitudine (può essere brutto da dire) perchè può essere anche purificatoria per l’anima, sei tutto per te, ma non è egoismo, io preferisco dire che è una forma di altruismo per se stessi.

Giusto “lasciar andare” qualche volta, però un palloncino me lo terrei sempre.

non ho ben capito cosa hai scritto, anzi se devo dire la verità non l’ho proprio capito a questo giro.. anzi se devo essere sincero stasera ho litigato con la paura e la rabbia, fino a farmi scoppiare il cuore.
Domani sono a firenze, spero di riuscire a darti un regalo che avevo per te, sempre se riesco a raggiungerti visto che ci sarà il mondo..
non voglio stressarti, non è mai stata mia intenzione.. qualsiasi cosa deciderai io sappi che spero solo il meglio per te.. e questo lo sai bene spero.
Non ho mai voluto imporre niente a nessuno, come sai le cose si devono volere in 2.. nei momenti di rabbia e paura dico cose che mi faccio schifo da solo.. ma poi il cuore mi ricorda che per me sei una musa, la mia dea.. ricorda io non “parlo” mai per dare fiato alla bocca.
Proprio perche per me sei la persona più importante per me, spero il meglio per chi amo.. qualsiasi cosa vorrai fare vivi al meglio.. ma dammi almeno l’occasione di dimostrarti cosa provo io per te almeno dandoti un mio pensiero.. l’unica cosa che non capisco è perche ti sei fermata a dare retta a quello che dice la gente, dopo che ieri sera hai cantato proprio il contrario… hai un cervello e un cuore più bello di molta altra gente, usa il tuo che puoi insegnare molte cose a tutte queste persone.. postalo se vuoi, anche se preferirei di no.. se hai perso interesse su chi ti ha giurato amore eterno, non ti preoccupare di niente, ma preferirei restare nella mia ombra.. visto che le uniche cose belle non durano mai abbastanza.. ciao fra
é brutto dire “ciao” quando vorresti dire “per favore resta”.
Sai cosa vorrei? una vita senza confini tra ciò che vedo e ciò che sogno.

Francy, io personalmente non so datare il mio giorno o anno zero, anche perchè ne ho avuti tanti: quando ho chiuso una storia anni fa, il giorno in cui sono partito per l’Egitto in vacanza (Luxor, crociera e Cairo), ma anche il giorno(quel venerdì a Mantova dopo un mio selfie sotto il monumento a Virgilio) in cui ho avuto il piacere di conoscerti!ho raggiunto un mio equilibrio vivendo da solo.

Sono davvero felice che tu ora ti senta bene!
La terra devo dire che e’ un po il mio elemento. Certo, dentro di noi li abbiamo un po tutti, gli elementi. Ma la terra e’ qualcosa per me… i miei capelli e i miei occhi hanno solo i suoi colori. Poi, io credo nella “Grande Madre” o “Madre Natura”, che non solo mi nutre tutti i giorni, ma che mi ha insegnato e che mi insegna tutt’ora molto, grazie anche ad alcuni “figli” un po speciali.
Io se potessi vivrei nei boschi… prenderei una casa e ciao. Certo poi non passerei tutta la vita li, a ora come ora, sento il bisogno di entrare in un bosco e salire in cima ad una montagna dove posso ammirrare le stelle, lontano dalle luci e dal frastuono. Devo dire pero’ che non l’ho mai fatto… o almeno non come sogno di farlo io. Da solo o con al massimo un paio di amici fidati e affini a questo tipo di esperienze.

“De dia el sol, nos revelera tu magico ser.
De noche las estrellitas, nos ensagnara, a brillar en la oscuridad”

” Il sole , di giorno, ci rivelera’ il tuo essere magico [riferito alla madre terra].
Le stelle della notte, ci insegneranno, a brillare nell’oscurita’”

… parole tratte da una canzone dall’autore anonimo, presente in un video-raccolta di canzoni, inerenti a questo tema, su youtube.
[e’ il primo risultato che trova youtube o google, se si ricerca “cantos de medicina”]

Ok… ho perso un po il filo di quello che dovevo dire, ma in sintesi: ho imparato molto e ancora molto dovro’ imparare, ma sento che sono e sono sempre stato, sulla mia strada.
Ho ancora dei punti da collegare , per imparare a vivere alcune cose. Ad esempio, io non sono mai riuscito a vedere le galassie sul viso di nessuno, ne tanto meno a collegare le stelle, spero un giorno di riuscirci…

Intanto, per questo autunno o forse per la prossima primavera, organizzero’ di passare una motte sotto le stelle, su qialche monte, in intimita’ con la terra, con la natura, col cielo e col silenzio.

Grazie di tutto Francesca

Aggiungo solo che il tuo blog è qualcosa che mi rilassa il mercoledì sera, grazie grazie

Stasera ho spento la tv ed ho acceso i miei pensieri.
Volevo farti leggere quello che ho scritto.
Ho alzato lo sguardo verso il cielo ed è nata questa poesia.
Forse un po’ banale…

Alzo lo sguardo,
ci son le stelle e guardo.
Un mare di stelle
son tante
che metton brividi sulla pelle.
E allora faccio un tuffo,
nuoto tra loro,
ma non le acciuffo.
C’è la luna che brilla,
è come un faro, illumina i nostri sentieri
ascoltando i nostri pensieri
che tra le stelle favilla.
Ritorno giù
lontano dal grande Blu,
è stato bello stare la su.

Lettera a Francesca

Lo sapevo!
io lo sapevo che saresti tornata.
Dicevi che non sapevi fare il Flick e invece ne hai fatto uno che ti ha tenuto in orbita così a lungo.
Ti stavo aspettando.
E’ da una notte di Aprile che ti aspetto.
Da quando ti scrissi: ” …mi sono appeso ad un palloncino, ma ora è il momento di lasciarlo andare.”
Si perché io i palloncini li ho liberati tutti quella sera e sapevo che presto lo avresti fatto anche tu.

Bentornata Costanza, bentornata sulla terra.

Sono pronto a tornare sulla Terra

Io credo che iin questa canzone di Eros Ramazzotti, ci sia un significato profondo:
” Mi spingero’ ancora un po’ piu’ in la, finche, non avro’ ancor bisogno di te…
Mi spingero’ ancora un po’ piu’ in la e poi ancora piu’ in la… finche non potro’ piu’ fare a meno di te”
Ali e Radici, sono un po come il Cielo e la Terra. Il volo e la stanzialita’, il falco e la quercia.
C’e’ bisogno di tutte e due.

L’altro ieri, in uno stato di dormiveglia, ho visto un’immagine/sogno inerente a una cosa che mi intaressa, della mia vita. E mi sono chiesto: questa cosa e’ gia’ successa, sta accadendo ora, oppure e’ uno dei probabili futuri?
La risposta che ho trovato e’ stata: tutte e 3 le cose.
“Tutto e’ gia’ successo e tutto deve ancora accadere”, ho subito pensato, prendendo spunto da una citazione.
Poi mi e’ anche venuta in mente una tua intervista, dove citando, mi pare Alberto Angela, hai detto (piu’ o meno): “non esiste il passato e il futuro, ma solo una serie infinita di presenti”.

Poi, in passato, mi e’ stato suggerito di amare, qualunque cosa accada. Anche le cose piu’ brutte. Amarle con tutto me stesso

Ora unisco i puntini, che compongono una strada, che e’ quella di Book of days di Enya <3

Sono sempre affascinato da quello che scrivi e da come lo scrivi, soprattutto nei passaggi che mi sfuggono perchè so che dietro c’è un tuo pensiero profondo anche se non posso coglierlo. Così come non posso comprendere appieno l’immensa gioia, mista a serenità e perfezione, che hai provato durante quell’incontro. Nel momento in cui l’ho saputo, conoscendoti (cosa che ormai credo di poter dire, almeno un po’), ho capito subito l’importanza di quell’avvenimento e sono stato immensamente felice per te. 🙂 Non avendo mai vissuto un sogno così, non posso comprenderlo fino in fondo ma posso immaginarlo e spesso ho fantasticato di realizzare un desiderio così grande. E anche solo fantasticarlo ti fa avvicinare a quell’Iperuranio, a quella sensazione di libertà e felicità tale da diventare vertigine, e che puoi vivere così intensamente solo ascoltandola dentro di te nella solitudine, anche se circondato da persone. E infatti un’altra cosa che apprezzo tantissimo è proprio questo tuo amore per la solitudine, perchè come me sai vederne l’importanza, che non vuol dire isolarsi dal mondo. Anzi è un mezzo per viverlo ancora più intensamente e apprezzarlo a un livello ancora più profondo. In quest’epoca di social e “amici” la maggior parte delle persone li contrappone, anche se poi magari li vivono entrambi senza rendersene conto. Io stesso, anche se in fondo l’ho sempre saputo, ho impiegato del tempo a capire che la solitudine non è isolamento, ma un altro punto di vista da cui poter apprezzare ancora di più la vita, è il “Perdersi per ritrovarsi”, perdersi nelle galassie della fantasia o in quell’emozione mozzafiato, per poi ritrovarsi nel mondo ancora più ricchi e consapevoli, soddisfatti di poter vivere appieno lasciandosi andare come palloncini.

Non ero presente a Firenze, ma ancora una volta hai dato il meglio di te!ho riletto il tuo ultimo pensiero per vedere se mi era sfuggito qualcosa e mi è piaciuto il tuo riferimento all’amicizia, a maggior ragione perchè da poco ho ripreso i contatti con uno dei miei più cari amici (ai tempi dell’università).
Complimenti ancora per tutto il percorso che stai facendo.

“perchè una rosa è una rosa è una rosa
anche se c’è da camminare
e la strada non è in discesa
una rosa è una rosa è una rosa
diversamente non si può chiamare
una ragazza del ’95 che si sta per imbarcare
una ragazza del ’95 che sta per diventare”
Questa canzone di De Gregori mi fa pensare a te 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=RPAm040ZcZA

Cara Peach,
Rieccomi, sono tornata. A dire il vero non sono mai andata via, ogni mercoledì sono qui a leggerti, mi fa stare bene. I pensieri di queste ultime tre settimane sono molto profondi e come sempre aiutano a riflettere.
Io ho ricominciato a lavorare, sono di nuovo lontana da casa e lontana dalle persone del mio cuore, ma mai come ora sono felice, sto bene.
Sai c’è un pezzettino di una canzone che da sette-otto mesi mi accompagna e mi guida. Tra le tue canzoni ne ho una preferita, di questa c’è una parte che mi ha colpito dal primo momento in cui l’ho ascoltata. “…Non temere di essere sola, quando sei solo sei tutto per te…”, Hai preso un pensiero di Leonardo Da Vinci e ce lo hai donato a tuo modo.
Sai, ho sempre avuto un debole per la solitudine, spesso però quest’ultima non ha una connotazione, quasi te ne vieni messo in guardia, fa paura.
Io da due anni sto imparando a conviverci e a conoscerla. Quanti treni, quanti aerei, quanti autobus presi da sola.. quante passeggiate, quante cene, quanti paesaggi condivisi solo e soltanto con me stessa… Gioie, dolori, sorrisi, pianti. Sarà pure vero che “La felicità è reale solo quando è condivisa”, ma penso che per arrivare ad una tale consapevolezza bisogni imparare innanzitutto a condividere la propria esistenza con se stessi. Non aver paura dei pensieri della propria mente, delle paure e dalle incertezze del proprio cuore, dei desideri e delle ambizioni. Bisogna trovare il significato più profondo di ogni momento.. Sognare, sognare tanto, ma sapere quando è il momento di poggiare i piedi a Terra. Ecco, credo che quando siamo capaci di donarci completamente a noi stessi e siamo capaci di stare bene da soli, allora possiamo donarci veramente agli altri e capire la felicità.. Come trovarsi di fronte al proprio migliore amico e trovare ciò che si era tanto cercato lì davanti a noi. Io sono in cammino…
Francesca grazie sempre <3

P.S. Da quando ho guardato il video in cui canti con Damien, non posso fare a meno di guardarlo. L'emozione che mi trasmette quel momento è indescrivibile. Il tuo sorriso, i tuoi occhi e la tua voce… era tutto al posto giusto. Grazie.

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