B)SIDE

Benvenuti nel blog numero ZERO, che formalmente non è il primo della nuova serie, ma il suo episodio pilota.
Non ci saranno flussi di coscienza, al massimo di incoscienza, ci saranno delle lettere, delle storie, di cuori dimenticati dentro Windows XP e disegnati con Paint.
Nessun palloncino o calzino, questo telefilm epistolare è un esame di recupero, quelli di fine agosto/inizio settembre, è un calcio di punizione, è un cd in una macchina nuova che non trova spazio per farsi ascoltare.
Mi devo ripresentare, si riparte:
Mi chiamo Francesca, mi piacciono gli strumenti musicali esotici e gli abbracci col maglione. Odio la salsa di soia e chi parla troppo.
Ho qualche paura, più di tutte quella che le cose buone vadano perdute, ovvero la musica, lo sport, il cibo e l’amore.
Tutte e quattro hanno per me una cosa in comune, ovvero che sono piene di significato solo quando c’è RELAZIONE.
In questi ultimi tempi c’è un bisogno ossessivo di distinguersi, per essere accettati da qualcosa, con il risultato che anziché risultare stimolanti o stimolati, ci distanziamo sempre di più. Non ascoltiamo i concerti, perché dobbiamo in primis far sapere a tutti che siamo lì, quasi fosse un cartellino da timbrare. Non facciamo sport, curiamo la nostra immagine. Non ceniamo insieme, perché ognuno mangia cose diverse e nessuno mangia cose comuni. Non ci amiamo, ci lanciamo il cuore addosso.
Abbiamo deciso di “progredire”, ed è giusto, ma certe cose non possiamo dimenticarle.
Vorrei che non ci fossero più cose ritenute migliori di altre solo perché quantitativamente superiori, perché più utili, più famose, perché ogni cosa ha un proprio, indipendente, prezioso, valore.
Vorrei che non esistessero cose di SERIE B, ma se devono esistere, io le voglio raccontare proprio qui.
“Now and then” era il B-side di Cold Shoulder di Adele, “il retro” di un suo singolo più famoso. Quel brano mi ha fatta sognare, mi ha fatto venire voglia di prendere in mano una chitarra per la prima volta. Senza quel brano di “Serie B” io non sarei qui, e non inizierei questa storia.
Benvenuti nel mio campo da calcio:
Fischio d’inizio!
B)SIDE. 2 mercoledì al mese solo su blog.francescamichielin.it

Di Francesca Michielin

Ciao, mi chiamo Francesca. Sono nata il 25 febbraio e per mestiere vivo da vent'anni in un cassetto di sogni stropicciati. Le farfalle che abitano il mio stomaco passano di tanto in tanto a trovare i pensieri nella mia testa, dove vivono a forma di palloncini. Ho due cuori, uno è un battito di ciglia, l'altro un prisma con venti facce triangolari. Ho guardato a lungo uno specchio che mi ricordava quella che sembravo e non quella che ero, ma da oggi voglio navigare senza le vele. Lontano.

32 risposte su “B)SIDE”

Bentornata Francy, quanto mancava il tuo blog e come sempre l’attesa è ripagata!per me il trasferimento in Veneto è un nuovo inizio, spero positivo!ho visitato la tua Bassano e mi sono innamorato del ponte degli Alpini!Comunque penso spetti a noi rendere le cose di serie A, ma non è detto che il b side sia negativo, basti pensare ai dischi in vinile!un bacione, C.

Hola Francesca!!!
Come sempre un altro post ricchissimo di significati, sincerità, riflessioni e capacità di scrivere con il cuore, con la voglia di farti conoscere il più possibile da chi legge per come sei, senza filtri, senza sovrastrutture perché sei una persona ed un’artista vera. Anche a me non piace chi parla troppo ed ho tante paure dovute un po’ all’indole ma moltissimo alla vita che ho vissuto ed è bello che tu scriva e dica sempre tutto quello che pensi perché questo aiuta tanto chi è molto simile a te, chi non ha voce e chi è senza speranza. Ti sei ripresentata ed è bello dirti: Nice to meet you Francesca!
“Vulcano” è una canzone esplosiva, dal ritmo coinvolgente e dal testo intriso di grandissimi significati, infinita sensibilità “e mille altre cose”: voce, interpretazione e capacità di trasmettere emozioni superlative e perfette. Penso che non avresti potuto scegliere una metafora migliore per descriverti perché sei un vulcano: di pensieri, di voglia di fare, di saggezza, di entusiasmo, di sensibilità, di genialità, di umiltà ed infinite altre cose.
Ho scoperto che in Sicilia, nell’arcipelago delle Eolie, esiste un’isola che si chiama Vulcano
( https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Vulcano ); quando l’ho vista sulla cartina ho pensato: “Devo dirlo a Francesca e dirle anche che la sua canzone è così bella, energica e significativa che meriterebbe di diventare un inno, anche della sua omonima isola”.
A volte un po’ l’indole ma infinitamente di più le persone vicine ed il contesto nel quale ci si trova a vivere impongono di essere un vulcano silenzioso e quella lava, sempre mossa dal bene, che non riesce ad uscire si deposita sul cuore facendolo soffrire molto fino a fare male e quasi farlo morire, attraversa la mente con infiniti ed ininterrotti pensieri quasi sempre negativi e poi arriva fino all’anima, che piange dal dolore che prova per una situazione così difficile. Solo se riesce ad uscire piano ed in qualche modo ha effetti positivi. Qualche volta esce all’improvviso, con un’esplosione ma non si ottiene nulla, solo tantissimo dolore e nessun cambiamento positivo in tutte le cose che non vanno e che dovrebbero essere corrette ma purtroppo non tutto dipende solo da sè.
Prima di ascoltare le tue canzoni, di guardare i tuoi concerti, di leggere il tuo blog, le tue interviste, di seguirti sui social, non avevo mai conosciuto una persona che, come me, vedesse la vita allo stesso modo con troppa ipersensibilità in tutte le cose, che si interrogasse su tutto e cercasse risposte e soluzioni, che sentisse così forte che più forte non si può tutte le cose della vita (piccole e grandi) ed anche quelle che dovrebbero essere impercettibili, che volesse costruire se stessa con tanta determinazione e passione vivendo ogni attimo della vita affinché lasci sempre qualcosa, studiando all’università, al conservatorio, studiando le lingue (oltre a queste cose mi sarebbe piaciuto anche studiare informatica per conseguire qualche attestato), amando lo sport visto e praticato, cose che non ho potuto fare come avrei voluto per mancanza di libertà, appoggio da parte delle persone vicine e per la mancanza di serenità in casa: sono sogni che non moriranno mai e che ho cercato di coltivare in piccolo e da autodidatta in qualche modo), amando e coltivando moltissime cose belle e pure, che smettesse di suonare anche solo sentendo qualcuno dietro la porta o nella stanza a fianco, che soffrisse per le cose che di sé e del mondo non le piacciono, che avesse vissuto tanto dolore che le si legge negli occhi, sul volto e in quello che dice e scrive, che avesse pianto molto, che volesse sapere tutto e fare moltissime cose e che vivesse la vita come la vivi tu. Anch’io, come te, se avessi avuto la giusta libertà e l’appoggio delle persone vicine avrei cercato, facendo moltissima fatica per indole e per come ho vissuto di costruire me stessa per diventare quella che ho sempre sognato di essere in moltissime cose e grazie alla scrittura che è quello che so fare meglio (penso sempre che “è possibile abbia sogni sbagliati un po’ illusi al momento, mi appartengono”) e che più mi aiuta perché ciò che ho vissuto mi ha resa incapace di parlare con le persone, di esternare tutto quello che ho dentro in quel modo: “parlando mi confondo”. Avrei voluto vivere una vita speciale, fatta di tantissime cose belle che cancellassero quelle brutte e tristi perché la vita e le persone fanno soffrire moltissimo.
Tutta la mia vita ha avuto luogo solo dentro di me, nella mia mente e nei miei pensieri pieni di lacrime.
E poi quante cose completamente opposte dentro di sé: la fragilità, la sensibilità, la paura, il disagio con tutte le persone e le situazioni, l’ansia e la tensione verso tutto perché non si è abituata a nulla (solo a stare in un angolino ovunque ci si trovi) da un lato e dall’altro la forza di lottare contro se stessa (contro gli altri è inutile perché non capiscono e sono irremovibili) e i propri limiti per raggiungere quello per cui si vive; il dolore per tutte le cose che sfuggono e la gioia per quelle che, in qualche modo, si riescono ad afferrare; la timidezza, l’insicurezza e la chiusura che io definisco invalidanti e la grandissima voglia di superarle (difficilissimo riuscirci) per sentirsi viva e vivere veramente; la tristezza infinita che si sente dentro e la felicità che si ricerca strenuamente anche e soprattutto nelle piccole cose; il grande senso di vuoto che si avverte sin da piccola e la ricerca di cose che lo riempiano per poter andare avanti; la dolcezza e l’amarezza infinite; il contrapporre una grandissima profondità di pensiero su cose importantissime alla giocosa voglia di pensare anche alle cose piccolissime; i frequenti momenti nei quali ci si sente e si è perduta e senza speranza alcuna e la voglia di sperare che non tornino più e che non sia così; il cadere ed il rialzarsi; la voglia di fare infinite cose quasi sempre e di non fare nulla a volte; la grandissima voglia di vivere per tutte le cose belle, buone, giuste e pure della vita e la voglia di non esserci per le cose brutte, cattive, ingiuste ed impure di essa ed infinite altre cose sempre opposte ed in lotta tra di loro.
Mi ha colpito molto l’intervista che hai rilasciato a Vanity Fair, in modo particolare su quello che hai capito quando hai cantato al concerto di Damien Rice e sugli stati d’animo che hai descritto: affermazioni fortissime e toccanti e sul fatto che non vuoi qualcuno al tuo fianco che non capisca e che soli si sta bene ma non si può dire.
Di solito le persone sole piangono perché pensano che con qualcuno al proprio fianco o la famiglia starebbero meglio, ma non sanno che c’è una solitudine peggiore: quando le persone vicine non danno appoggio, non danno affetto e amore, non gliene importa nulla di te, non ti aiutano, non ti considerano per nulla e se hai bisogno di far scemare timidezze, insicurezze, paure, dolore, inquietudine, turbamento, tristezza, tormento, disagi, difficoltà e mille altre cose che ti fanno soffrire ed invece non ti permettono di vivere anche se fai tantissima fatica ad esistere, ad essere qui e le fomentano. Meglio stare da soli che con chi non capisce anche perché è vero quello che hai scritto e cantato in “Honey sun”: “I think nobody knows what true love is but it grabs your heart and it can save you”. A salvare a volte sono cose che aiutano a vivere e che per me sono scrivere, l’amore universale e tutte le cose che ho sempre amato sin da piccola e che in un modo o nell’altro fanno parte della mia vita e mi aiutano ad andare avanti.
L’anno scorso, dopo aver sempre scritto libri in prosa (che sicuramente non saranno mai pubblicati né letti), per cambiare ho deciso di scriverne uno di poesie ed ho voluto dedicarne una al primissimo periodo della mia vita, durante il quale ho vissuto nel mondo ma distaccata da esso e dalle persone e che è stato il preludio ad una vita nella quale quel distacco è rimasto immutato – tanto da chiedermi, sin dall’infanzia, cosa ci sia venuta a fare e perché mi trovi qui – , un po’ per indole ma tantissimo per persone vicine, contesto trovato e vita vissuta. Solo quando scrivo tutto cambia, diventa migliore ed acquista un senso anche se non riesco a dimenticare le cose che mi fanno soffrire ed il fatto che sia totalmente perduta in tutto.
Si intitola “Come se in quel limbo mi trovassi ancora” e vorrei avere il grandissimo onore di fartela leggere e di condividerla con te:
“Piccola, fragile, indifesa e sola
come in un limbo
per due mesi ho vissuto.
Oggi vado incontro alla vita,
meravigliosa avventura.
Conoscerò il mondo!
Paura.
Voglio vivere, vivere e ancora vivere!
Gioia.
La vita mi aspetta
o forse no.
La solitudine di quei mesi
mi accompagna.
Il mio piccolo cuore
amava già la vita,
ma la vita non amava me.
Dolore.
Sono tornata a casa da anni
ma mi sento come se
in quel limbo mi trovassi ancora.
Succede sempre e ovunque.
È la vita che ho vissuto
a farmi sentire abbandonata
non era quella adatta a me”.
Ancora complimenti per “Vulcano” e sono certa che il tuo prossimo cd, la cui uscita è imminente, è un altro capolavoro di significati, sensibilità ed infinite altre cose piene di valore e di bene come tutte le tue canzoni, per come sei e per quello che fai.
Grazie Francesca per tutto quello che dai attraverso la musica, questo blog, le interviste, i social, per la tua voglia di condividere cose piccolissime e cose grandissime e per i messaggi che spero arrivino a quante più persone possibili del mondo perché sono sempre mossi dal bene, dall’ipersensibilità, dalla saggezza e dall’intelligenza fuori dal comune che hai e fanno del bene al cuore, alla mente, all’anima e alla vita. Ti auguro che vada tutto bene ed esattamente come desideri in ogni cosa della tua vita artistica e personale, che il mondo conosca te e i capolavori delle tue canzoni sempre più e non dimentichi mai te e la tua musica perché lo meriti tantissimo per come sei e per quello che fai. Ciao Francesca. Una tua fan per sempre.

Da circa coetaneo di “Tiziano Michielin” ti devo dire che hai pienamente ragione, perché è circa da 20~25 anni che si è perso ogni senso di coesione, soprattutto si è perso il contatto CON SE STESSI, e si vive un Falso Senso di BENESSERE dato da Falsi Miti…
Un solo Appunto è che NON a Tutti i Concerti NON Ascoltiamo, Visto che quando ti esibisci tu, TUTTI Rimangono Incantati…?????????????????

Per fortuna sei tornata con il blog è sempre un piacere leggere cosa scrivi! Volevo dirti anche che Vulcano mi piace tantissimo e non vedo l’ora che esca il tuo nuovo cd.

Ciao Francesca, bentornata!!!
Felicissimo di ritrovare il tuo blog e soprattutto che sei tornata con un nuovo singolo e presto con un nuovo album. Non vedo l’ora di risentire la tua splendida voce dal vivo, mi arriva dritta al cuore ed ogni volta è un emozione unica!
Ti ammiro e ti stimo perché si vede che tutte le cose che fai le fai con entusiasmo e con il massimo impegno. Avrai sempre il mio sostegno (e del maggior numero di persone che cerco di coinvolgere)!
Impaziente di leggere il blog numero 1 della stagione (è sempre un piacere leggerti, scrivi benissimo), ti saluto e ti ringrazio per questo bellissimo spazio di condivisione che ci regali.
Ciao!
Stefano

La mia fata ha deciso, essendo una donna dall’intelligenza superiore, di dire la sua.con il cuore e con intelligenza. Stai crescendo e sta crescendo proprio bene. Complimenti e congratulazioni

Vista l’ora buonasera,e scusami ma non sono bravissimo a scrivere.
Ascolto le tue canzoni e ti faccio i miei complimenti perchè sono bellissime.
Ho letto il tuo post e personalmente non so dire se è peggio chi vuole per forza distinguersi oppure chi vuole stare nel gregge, penso invece che le persone migliori sono quelle che si costruiscono una loro personalità, senza costruzioni finte
.Sono belle persone perchè sono semplicemente loro stesse e mi permetto di inserire anche te in questo (voluto) gruppo.
Credo anche che le paure esistono per essere superate e che i ricordi e le cose buone della vista non andranno perdute perchè ci sono persone che ci tengono.
Ho la fortuna di aver fatto di una mia passione un lavoro,che a volte è anche duro, ma non lo cambierei con nessun’altro.
In questo lavoro ha un ruolo fondamentale “il progresso” (mi occupo di consulenza informatica) ma sarebbe inutile se smettessi di ricordarmi com’era prima e quali vantaggi ci sono e quali si perdono man mano che le cose evolvono.
Quante bellissime canzoni ci perdiamo perchè sono nascoste da altre che sono diventate famose? non potremo mai saperlo ma tu ne hai trovata una che è un mattone che ha fatto crescere la tua personalità e questo lo trovo bellissimo per te.
Vai sempre avanti,non avere paura del vento e delle nuvole che a volte diventano più scuri, soffiaci e andranno via.
Un grossso in bocca al lupo per tutto, bravissima Francesca.

Credo che il tuo corpo sia composto dal 95% d’anima. Sei di una purezza inafferrabile. Un raro esemplare di essere umano che vive senza lo sfrenato bisogno di esibirsi. Sei tu e basta, originalmente tu. Riesci a rimanere disintossicata dalla società. Mi chiedo se esista un dono più bello!

Finalmente è tornato il blog oggi avevo proprio di bisogno di queste bellissime parole.
Sei unica Francesca non cambiare mai.
TVB un abbraccio col maglione????

Ciao Francesca! Che gioia! Confermo che sono sempre più attratto dal tuo modo di pensare ed ammiro la tua attitudine (termine non scelto a caso) di saper trasporre questi concetti in parole, frasi, paragrafi accessibile a tutti. Condivido con te quanto esposto.

Mi permetto di Puntualizzare una cosa sul termine utilizzato per nominare il nuovo capitolo del Blog. B/SIDE. Che riecheggia il termine BESIDE “accanto” appunto in lingua Inglese. Io credo infatti che per un’ottima relazione, sia fondamentale mettersi appunto allo stesso livello, stare uno accanto all’altro e progredire verso l’obbiettivo.

Sicuramente lo avrai considerato questo aspetto, comunque volevo renderti partecipe del mio pensiero. Felice di leggere nuovamente le tue opinioni.

Con sincera ammirazione, un saluto da Aquileia, Friuli Venezia Giulia.

Di Luca Adam.

Ciao Francesca, mio nipote Lucia che ha appena compiuto 11 anni ti adora:) per il suo compleanno coglio regalarle il tuo cappello, suo massimo desidederio: puoi indcarmi la marca o dove prenderlo? Grazie di cuore. PS: bello il blog:)

come sono felice cara francesca, di ritrovarci di nuovo qui,insieme, perche’ questp ormai e’ il nostro blog,dove io posso leggere cio’ che tu scrivi, il mio cuore riprende ad emozionarsi ,a riempirsi di gioia…..e’ tremendamente vero, stiamo perdendo i veri valori di questa vita, ma sopra ogni cosa stiamo perdendo l”amore, per il prossimo, per il “diverso”,per la vita, e come dici tu, non c’e’ piu’ relazione…Vitamia, iniziamo questa partita,uniti in un unico abbraccio ( che tenerezza associarlo avendo addosso dei maglioni)… al mese prossimo , gia’ mi manchi..

Sono felicissima che tu sia tornata a scrivere qua, mi mancavi. Anche se devo ammettere che a volte è quasi doloroso leggere le tue parole, ritrovarmici, capire che siamo simili e poi rendermi conto di non poter praticamente comunicare con te.
In ogni caso, bentornata.
Un bacio ?
(Chissà se stavolta me lo pubblica il commento..)

Ciao Francesca, mi chiamo Sandro, sono italiano ma abito in una citta’ in cui hai vissuto anche tu, Barcellona. Qui sono insegnante di Italiano e ho scritto anche un romanzo, “Strani Amori 2.0” – tradotto anche quello in Spagnolo – ma sto anche studiando x ottenere il DELE di Spagnolo. Ti scrivo perche’ lo scorso mese ho iniziato ad ascoltare una tua canzone, “Vulcano”, mi e’ piaciuta e per gioco l’ho tradotta in spagnolo. Se vuoi, contattami, ci diamo un appuntamento e parliamo di tutto, secondo me con questa canzone e con la mia traduzione puoi entrare nel mercato spagnolo. A presto, Sandro. P.S. nel 1985 tradussi anche una canzone di Eros Ramazzotti e gliela mandai tramite lettera a Raistereouno… il resto e’ storia…

“lei disse: “dimmi qualcosa di bello!”
“lui rispose: ” (∂ + m) ψ = 0″

la risposta è l’equazione di Dirac ed è l’equazione piu bella della fisica. Grazie ad essa si descrive il fenomeno dell’entaglement quantistico. Il sistema afferma che “se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono essere descritti come 2 sistemi distinti, ma in qualche modo diventano un unico sistema.
In altri termini quello che accade a uno di loro continua a influenzare l’altro anche a distanza di chilometri o di anni luce..

“Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo..
Molto , niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte , da solo mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi inizi a sognarti”…

ciao fra <3
scrivo un po meno ma spero di averti detto di più del solito..

Ti ho appena sentito cantare con Elisa!Francy, sul serio non ho parole, mi è scesa la lacrimuccia!indescrivibile l’emozione provata

Ciao Francesca. Stavo ascoltando 25 febbraio e mi è venuto in mente di dirti una cosa.
Se quella volta su quella collina non l’avessi ascoltata insieme all’amore esiste probabilmente ora sarei una spece di hippie che vive lontano da tutto e da tutti ritenendosi superiore e che ripete come un pappagallo le idee di alcuni ‘guru’ del genere come Samorini o McKenna.
E niente… Buona serata 🙂

Ciao,il va’ dove ti porta il cuore,mi ha portato nella tua galassia,il mio umile commento è questo:sei stupenda,simpatica,hai la passione per la musica,occhi belli,ma allo stesso tempo malinconici che cercano il vero amore.Tu sei intelligente e lo sai,non permettere di farti rovinare dai massmedia e dal successo.Comunque cuore blu è un bel titolo per una canzone vero? : ) Ciao.

V come volerti veramente bene. Perdonami se nel primo commento ho usato troppe parole,ciao buona serata.
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Potresti chiamarlo MAGMA…il disco dicevo: c’è vulcano, tu sei una eruzione, dunque…

Cara Francesca,
Ti ho appena vista da Fazio. Ho un suggerimento per il tuo nuovo album: secondo me potresti chiamarlo “AA”, vista la tua passione per Alberto Angela.
Un abbraccio!
Rita

Hy Francy…..your first album in January? …….Fantastic!!!!!
You are open to suggestions for the name…well…you could call it…” My first”.

Ciao cara Francesca, ti faccio i miei complimenti per il tuo ultimo singolo pure perché hai un blog come anche io.
Il mio si chiama il blog di Stefano Mele,tu non ricorderai ma ci siamo conosciuti a Telethon, dove io ho raccontato la mia malattia.
Sono colpito per la tua buona volontà,pure sono del 1995.
Mi raccomando non fermarti mai.
Spero di partecipare ad un tuo concerto.
Un abbraccio

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